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REGGIANA: Manfredini, Mallus, Stefani (c), Mei, D’Alessandro, Nardini, Padoin, Romizi, Maschio, Ferrari, Morelli. Nella ripresa sono entrati: Tomasig, Ferrando, Corner, Anderson, Migliaccio, D’Amico, Alessi, Gualandri, Sekyere. All. Dominissini.
GENOA: Scarpi (c) (19’st Russo), Sokratis (19’st Mesto), Moretti (1’st Esposito), Bocchetti (1’st Fatic), Tomovic (19’st Biava), Zapater (19’st Modesto), Kharja (1’st Juric), Criscito (1’st Rossi), Palacio (1’st El Shaarawy), Floccari (19’st Crespo), Jankovic (32’pt Sculli). All. Gasperini.
ARBITRO: sig. Stefanini di Prato.
ASSISTENTI: sigg. Cini e Casotti.
NOTE: spettatori circa un migliaio, un centinaio i genoani presenti.
REGGIO EMILIA – Mancano i gol, non cambia la sostanza. In piena preparazione il Genoa ha bisogno di tempo per carburare, trovare la gamba, inserire i nuovi. Si inizia su ritmi intonati all’afa che fa boccheggiare nella pianura reggiana. Le prove di formazione propongono un undici, in maglia bianca, nel quale fa l’esordio Zapater. Personalità e lancio preciso non mancano all’aragonese, passa dai suoi piedi e da quelli di Kharja la costruzione, mentre in difesa il testimone di centrale è rilevato dall’esperienza di Moretti. Il Genoa inizia ad affondare i colpi terminato il rodaggio e il divario si nota, anche se i granata fanno la loro parte. Davanti Floccari si muove con il manuale dei movimenti, Palacio piazza un paio di guizzi che mancano di brillantezza, mentre Jankovic prova a dare profondità sbattendo in spazi intasati. Proprio il serbo alla mezzora, toccato duro, lascia il posto a Sculli. Rare le opportunità di intervenire per i portieri, non fa eccezione un diagonale di Criscito fuori al 33’. Latitano, però si intuisce che è questione di poco, le sovrapposizioni cioè l’abc nel gioco di Gasperini. Il Grifone occupa gli spazi cercando e trovando le misure, contro un avversario sulla difensiva ma lesto a ribaltare il fronte, sugli inserimenti di due o tre uomini. Finisce 0-0 il primo tempo.
Nella ripresa il Genoa privo di Amelia, Bolzoni, Milanetto e Palladino lasciati a casa, riparte con cinque innesti e altro piglio. Tre minuti dal via e Sculli fa sibilare il sinistro a lato del palo, dopo uno scambio con Rossi già in formato sette polmoni. Si gioca nella metà campo della Reggiana, dove El Shaarawy conferma le sue qualità e inizia a conficcare spine. Gol non convalidato per un presunto fallo sul portiere, ma c’è stoffa da lavorare. Ci provano senza fortuna Rossi, Esposito e Sculli a marchiare a fuoco il territorio dalle parti di Manfredini. Il Grifone colleziona angoli e conquista metri, senza riuscire a focalizzare un buco nella ragnatela. Anzi, contrordine. Sculli capitalizza il lancio di Juric, si sfila dalla marcatura ma il suo destro finisce sul fondo. Molto Genoa, poca Reggiana. Altra tornata di cambi a rimescolare le carte e dare ossigeno a qualcuno. Al 23’ Biava gira dal dischetto, servito da Fatic, la conclusione è intercettata da Manfredini. Il Genoa entra in area con continuità, senza rinunciare alla via del gol con soluzioni dal limite. Crespo? Detta il passaggio ai compagni che non sempre danno esecutività ai progetti. E allora ci prova con una serpentina, senza veleni alla resa dei conti. E’ un tiro al bersaglio e l’argentino scalda di nuovo i guanti di Manfredini, tant’è che l’assedio lo spezza D’Amico sulla cui staffilata Russo si distende e respinge. I ragazzi di Gasp ci provano sino all’ultimo, termina 0-0 e sabato si va a Vercelli.
官网滴比赛报道
有请千千来搞定
嘿嘿 |
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